GasBio si basa su principi democratici e sostenibili: punta alla riduzione degli sprechi alimentari, ad un commercio più equo e non gerarchico, che non necessiti di investimenti da parte di terzi per far girare l’economia. Riconosce in Internet uno strumento potente per la popolarizzazione di sistemi di compravendita più lineari e diretti, in un mondo che si sta sempre più digitalizzando, senza andare a danneggiare i venditori fisici e riducendo il potere delle grandi aziende per favorire così l’acquisto di materie prime e prodotti genuini, biologici e salutari. Ribadisce l’importanza di un packaging ecocompatibile e della valutazione dei percorsi intrapresi dalle industrie in modo da ridurre il margine di errore, permettendo così di dedicare più risorse e tempo allo studio di soluzioni innovative e a basso impatto ambientale.
- Maggiore trasparenza per i consumatori tramite il contatto diretto con i produttori
- Diversificazione dei servizi e dei prodotti erogati in base al feedback della clientela
- Cooperazione tra clienti e produttori nella pianificazione e distribuzione della merce
- Rispettare le esigenze delle diverse realtà che entrano a far parte del progetto pur mantenendo un sistema coerente e uniforme
- Ridurre gli sprechi favorendo i ritmi stagionali di produzione
- Promuovere la donazione di prodotti in eccedenza per venire incontro alle persone più vulnerabili o in condizioni precarie
- Rendere il consumatore partecipe delle proprie scelte di acquisto tramite un sistema di valutazione del prodotto
Lo stretto rapporto tra consumatori e produttori permette di garantire prodotti più sani e mirati, portando così ad una riduzione degli sprechi alimentari e al rinnovamento continuo dell’economia ad un ritmo più etico, tutto nel rispetto dei ritmi naturali delle stagioni. Dando la priorità a produzioni locali si riduce l’inquinamento prodotto dai trasporti, si permette alla biodiversità del territorio di svilupparsi e mantenersi senza eccessivi stress, si istruisce la popolazione sulle risorse della propria zona e si insegna a riconoscere le differenze tra i prodotti industriali e quelli dei piccoli produttori, sia in termini di resa che di proprietà nutritive, e infine si riduce la quantità di involucri utilizzati perché si minimizza il tempo di attesa tra la produzione e l’acquisto del prodotto.